1 Settembre 2023
La Continuità territoriale nel settore del trasporto aereo in Sardegna
La Continuità territoriale aerea insieme a quella marittima sono senza dubbio quegli strumenti legislativi che hanno lo scopo di garantire i servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni disagiate.
Tant’è che in Sardegna la continuità territoriale viene utilizzata per ridurre l’isolamento geografico dalla terraferma.
I Sardi infatti sono costretti a prendere un aereo o una nave per spostarsi dalla propria regione, con un costo ben maggiore del prendere semplicemente la propria auto, come accade nel resto d’Italia.
Visto il tema di rilevante importanza, la Fit Cisl Sardegna lo scorso 04 Maggio u.s. ha organizzato una tavola rotonda per trattare le criticità passate e presenti, dando un contributo ai lavori che l’assessorato regionale ai trasporti sta portando a compimento attraverso lo studio di un nuovo modello di continuità territoriale.
In tale occasione si è voluto evidenziale che ad oggi si registrano prezzi alti e la mancanza di posti che nascono da una caratteristica reiterata dei bandi predisposti dalla struttura amministrativa dell’assessorato, caratterizzati da una fortissima indifferenza alla natura e struttura dei mercati aerei e marittimi, pensati non per risolvere problemi, ma per evitare in modo ossessivo qualsiasi ricorso amministrativo e con la convinzione che sui trasporti pubblici contributati, il privato che li dovesse vincere, debba andare in perdita piuttosto che in pareggio.
Finora il risultato è stato che sui trasporti aerei le compagnie hanno dimostrato una capacità di visione talmente più forte di chi ha pubblicato i bandi da aver imprigionato la Regione su una mini continuità territoriale su Roma e Milano che a ogni emergenza fa schizzare i biglietti aerei a cifre mostruose, e sui trasporti marittimi a un incremento dei costi che sta strozzando il mercato.
Inoltre nei recenti capitolati di gara vengono esclusi servizi essenziali come il trasporto barellati o ossigenoterapia, lasciando la possibilità di essere effettuati alla benevolenza delle compagnie aeree che operano il servizio.
Per la comunità dei Sardi un futuro senza un modello di Continuità territoriale che tenga in considerazione le reali esigenze di chi vive quest’Isola è sempre più un ritorno al passato remoto, che porterà inesorabilmente ad una recessione dell’economia Sarda, che si regge per gran parte dai flussi turistici che rispetto al 2022 stanno registrando un’inflessione negativa anche per l’assenza di un tetto massimo alle tariffe per i non residenti.
Il futuro del trasporto aereo in Sardegna e dei collegamenti in Continuità Territoriale deve tenere in considerazione la mobilità dei sardi come prevalente interesse pubblico, questa non può soccombere difronte all’interesse privato di alcune compagnie Low Cost.
Per intenderci le tratte in CT non possono essere affidate al libero mercato, perché rischiamo di negare la certezza dei collegamenti, e di tutti gli oneri previsti, con la penisola soprattutto nel periodo Invernale dove le compagnie aeree ritengono meno appetibile il traffico aereo da e per la Sardegna.
Crediamo che sia necessario il rafforzamento economico dell’attuale sistema, per renderlo maggiormente appetibile, e avviare un ragionamento su un modello misto che tratti nuove rotte verso scali minori con lo scopo di incrementare collegamenti e conseguente sviluppo turistico, creando un riflesso positivo anche sui livelli occupazionali nei tre scali aeroportuali isolani.